giovedì 27 gennaio 2011

Tubi-amo... e le cascate geneticamente modificate

Gressoney Lysbalma
6 Gennaio 2011 Michele Amadio e Adriano Trombetta compiono la prima salita di
"Tubi-amo" 75m 6°+ X
è la salita interamente in ghiaccio della "Strega del Lys" (M7+ max), via aperta per due lunghezze l'inverno scorso. Nei primi due tiri le vie restano indipendenti.
...é un dato di fatto che da tempo i Gressonesi, Alex Busca e Silver, amino giocare con l'idraulica. Alla Lysbalma, falesia dove avevo creato fin dal 2005 mirabili linee di misto, hanno affinato nel tempo le loro tecnice.
Quest'anno, un clima adatto e la loro intuizione, hanno consentito il formarsi di linee annoverabili fra le più belle alpine.
Della prima grande novità se ne è occupato Matteo Giglio, chiamandola genialmente "OGM"
Si tratta di un bel sesto classico che spara 100 metri di verticalità assoluta!
http://www.matteogiglio.com
Ovviamente è spontaneo chiedersi quale sia il valore alpinistico di queste strutture geneticamente modificate...
Io non ho la risposta.
Posso solo considerare il fatto che gran parte della bellezza del cascatismo consiste nel cercare la linea di rara formazione e attenderla negli anni, ed è certo che questo nelle OGM non avviene. Innegabile però che l'acqua è acqua e questa viene solo deviata in cima alla parete, e quando tu sei minuscolo sul mostro che questa ha formato non pensi certo al fatto che in punta ci sia un tubo che mesi prima ha iniziato il suo lavoro contro natura.


...e poi, quando nasce una linea come "Tubi-amo" le domande non bisogna più porsele, tanto il cervello va spento comunque...

Il primo tiro è un Free-standing pazzesco, staccato nel vuoto per più di 15 metri e con un diametro alla base di non più di 2....
La sorte lo dona a Michi ed io tiro un respiro di sollievo. La temperatura è buona ma il ghiaccio è secco e le possibilità di proteggere sono rare...
In uscita, dopo aver messo la prima protezione sicura, enormi cavolfiori aumentano l'impegno tecnico...
Tranquillo sul secondo tiro scopro che questo se pur più facile è ancora più fragile del primo, e a parte un chiodo basale non posso chiodarlo fino in uscita!
...sono nuovamente 25 metri di tiro di cui 15 staccati nel vuoto, con una base ancora più fine del primo. Fortunatamente si sale tutto ad agganci e non serve battere!
Resta l'ultimo tiro, spettacolare e sicuro in altri 25 metri di assoluta verticalità, un concreto 5°+ per festeggiare l'uscita!
La cascata ad oggi è ancora in piedi ma la secchezza del ghiaccio mi costringe a sconsigliarla.

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